Esiste una relazione tra Disturbo Borderline di Personalità (BPD) e Masochismo Sessuale nelle donne? Questa è esattamente la domanda che si sono posti Álvaro Frìas e i suoi colleghi e che dà il titolo al paper in cui vengono documentati i risultati del loro studio, pubblicato nel 2016.
Il BPD è caratterizzato da intensa instabilità e conflittualità nelle relazioni interpersonali, paura dell’abbandono, disregolazione emotiva, sensazione cronica di vuoto, comportamenti autolesivi e impulsività.1
È più diffuso tra le donne che non tra gli uomini. È collegato a comportamenti sessuali a rischio — forse indotti da uno stato di ipersessualità — e a traumi psichici in età infantile. Si ritiene che il trauma infantile a sfondo sessuale sia un fattore di rischio non-specifico per il Disturbo Borderline, e si sospetta che sia implicato nei disturbi parafilici in generale e nel Disturbo da Masochismo Sessuale in particolare.
Il masochismo sessuale consiste nella partecipazione intenzionale a un’attività che comporta l’essere umiliati, percossi, legati o fatti oggetto di altri tipi di abuso per provare l’eccitazione sessuale. Il Disturbo da Masochismo Sessuale è il masochismo sessuale che causa disagio significativo o significativamente danneggia il comportamento.2
Il masochismo è la parafilia più comune nella popolazione femminile, secondo il DSM-5 (2013). Dal 1886 — anno di pubblicazione della prima edizione di Psychopathia Sexualis ad opera di Richard con Krafft-Ebing, lo psichiatra che ha coniato i termini sadismo e masochismo — fino ai giorni nostri sono state formulate varie ipotesi per spiegare l’origine di questa inclinazione, oggi non più considerata come una malattia di per sé.
Secondo una teoria freudiana, il masochismo sarebbe espressione di un meccanismo di autodistruzione. Un altro modello, successivo a questo, vede nel masochismo un tentativo di auto-regolazione emotiva. Frìas et al. (2016), tuttavia, rilevano come, a dispetto dell’esistenza di questi modelli, manchi una base di ricerca empirica finalizzata a individuare i potenziali fattori di rischio e le correlazioni cliniche tra BPD e Disturbo da Masochismo Sessuale.
Propongono perciò di indagare questi aspetti attraverso uno studio caso-controllo su 120 donne, di cui metà con diagnosi di BPD e metà con altri disturbi di personalità. E osservano come il masochismo sarebbe 10 volte più diffuso tra le donne del primo gruppo che non tra quelle del secondo. In particolare, rispetto ai traumi infantili, le donne con BPD e masochismo hanno ottenuto punteggi significativamente più alti nel Childhood Trauma Questionnaire (CTQ). Inoltre, hanno ottenuto punteggi significativamente più alti per stili di attaccamento evitanti (hostile e dismissing nell’originale, NdR). Sembra cioè sussistere una correlazione diretta fra questi stili e il masochismo sessuale. Una correlazione positiva è stata individuata anche rispetto alla disinibizione in base alla Sensation Seeking Scale Form V (SSS-V) e rispetto alle fantasie sessuali impersonali ed esplorative secondo il Winston Sexual Fantasy Questionnaire (WSFQ).
Viceversa, non sembra esserci una relazione tra masochismo nel BPD e punteggi relativi all’autostima, al perfezionismo e alla soddisfazione sessuale.
Tutto questo non significa necessariamente che il BPD sia causa di impulsi masochisti nelle donne, ma può suggerire se non altro l’esistenza di una causa comune. E sembra confermare l’ipotesi dell’auto-regolazione emotiva rispetto a quella dell’autodistruzione.
In base a questi dati possono essere fatte varie considerazioni. La prima è che alcuni episodi di autolesionismo riportati nella storia clinica delle pazienti con disturbo borderline potrebbero essere in effetti ricondotti a un disturbo masochistico, cioè a un atto di natura erotica mascherato. Almeno, ciò è quanto è emerso dalle interviste alle donne che si sono sottoposte a questa ricerca, e che avrebbero in effetti indicato quegli episodi come tali.
La seconda è che nessuna delle donne con BPD e masochismo faceva parte di organizzazioni BDSM, né aveva relazioni stabili con persone in grado di gratificarle sotto quel punto di vista. Questo dato sarebbe coerente con quelli tratti da altri studi, che rilevano come nei gruppi BDSM ci sarebbe una minore prevalenza di psicopatologie se paragonati con la popolazione generale. Alcuni report preliminari hanno rilevato che chi pratica BDSM è meno nevrotico (ad esempio, è meno perfezionista) e più aperto a nuove esperienze. Inoltre, avrebbe una percezione soggettiva della qualità della vita migliore3. Tuttavia non è ancora chiaro se la presenza di masochismo sessuale possa essere associata a un profilo di personalità più in salute nelle pazienti BPD. La domanda a cui ancora non è stata data una risposta è: le pazienti con BPD e masochismo sessuale hanno una percezione soggettiva di benessere migliore rispetto alle pazienti con BPD non masochiste? In altre parole, stanno meglio?
Il masochismo sessuale, in queste pazienti, potrebbe riflettere un modo particolare delle donne di intrattenere relazioni intime al di là della sfera sessuale. A proposito di questo, Frìas e colleghi postulano che una maggiore severità degli abusi sessuali durante l’infanzia in queste pazienti potrebbe aumentare la loro sfiducia rispetto al mondo sul lungo termine — si parla in questi casi di vittimizzazione secondaria. Questa ipotesi spiegherebbe perché le donne con BPD in questo studio tendevano a stabilire stili di attaccamento evitanti (sempre hostile e dismissing nel testo originale, NdR), probabilmente come un sistema per proteggersi contro un mondo che si suppone pericoloso, secondo uno schema di maladattamento precoce. Un’altra suggestiva ipotesi è che una comunità BDSM potrebbe in effetti rappresentare quanto meno a livello embrionale una rete di supporto che aiuterebbe queste persone a sviluppare strategie di coping più efficaci. Ma non possiamo nemmeno escludere che alcuni ambienti, al contrario, esercitino una pressione centrifuga nella direzione del gate keeping. Pertanto, molte domande restano aperte, in attesa che menti coraggiose partano alla ricerca di risposte.